ERAVAMO FORSE IN UN MONDO PARALLELO? ABBIAMO VISSUTO PIÙ VOLTE?
PATRIZIA SAVARESE
Pensieri che le attraversavano la mente, perché quegli improvvisi lampi… e poi flash di ricordi che si sovrapponevano, attimi di déjà vu, micro secondi in cui affioravano frasi o immagini di altri, tanto da generare il sospetto di una memoria alterata e attivare quindi una strana coscienza di sé, imponevano domande…
Sì, questo sovrapporsi di tempi, luoghi e personalità diverse in frazioni di secondo, potevano forse indicare che c’era un’immensa memoria virtuale nel suo cervello? Che forse il tempo stesso fosse virtuale e che addirittura la Storia, la sua e quella della Terra fosse un grande bluff…tutto un intricato mondo virtuale che si scomponeva e ricomponeva in una specie di loop? Probabilmente quei lampi negli occhi, quei bisbiglii di fondo nelle orecchie come i disturbi delle radio, erano dei malfunzionamenti che svelavano a tratti una realtà assai diversa da quella in cui credeva di vivere.
“E se fossi un esperimento creato al computer? E se la realtà fosse tutta virtuale…? E se nulla di ciò che ho creduto di vivere fosse reale? .E poi questo continuo ripetersi delle guerre?”
Sì, sembrava tutto un déjà vu, tra secondi di memoria o fatti storici.
E così ragionando, stava ipotizzando anche l’immagine di chi potesse aver costruito tutto ciò.
Intanto, mentre lei ragionava…
“Disattivare, disattivare!”
Ripeteva quasi gridando l’ingegnere-capo del Laboratorio di Giochi e Puzzles Interstellari.
“Ancora un robot umanoide che ha il difetto di sviluppare una coscienza di sé!“
E, mentre impartiva ordini, si agitava e le squame del suo corpo tintinnavano come monete e le sue lunghe antenne, che ogni tanto si toccavano, creavano grandi scintille verdi nei corridoi della base spaziale E45.
“Questo video gioco IL PIANETA TERRA mi ha stancato… ci crea sempre problemi, poche decine di pedine-robot che dovrebbero interpretare il ruolo di otto miliardi di terrestri, e che invece ogni tanto cominciano a rendersi conto di chi siano, di cosa siano, non va bene… non va bene!“
E lo ripeteva bofonchiando, trascinando su e giù per l’astronave il suo molle corpo verde e la sua pesante coda spinosa.
“Sono così ridicoli questi robot terrestri su due gambette, pelle bianca o nera con niente squame o code, e poi, con loro, si può solo giocare alla guerra. Sanno fare solo questo, anche se qualcuno, ogni tanto, sembra quasi ragionare. Bisogna disattivare… disattivare!!“
ENDOXA - BIMESTRALE LETTERATURA DÉJÀ VU Endoxa luglio 2024 Patrizia Savarese
