LA FIAMMA INVERSA

Ropeway.webpBEATRIZ RUSSO

Cosa faranno gli dei tellurici per salvaguardare il trono degli alberi? Respirare sarà improbabile se il vento di detriti fusi non si placherà. I detriti fusi. Intanto, sopravvivere all’ombra di una macchina, con la sua perfetta armonia genealogica, e navigare in acque che non sentono il suo tocco. Camminiamo verso un’altra luce incompatibile con il mezzogiorno. Un sole miserabile relegato all’abbronzatura di corpi estivi che rivelano il loro colorito cadaverico e mortale. L’amicizia è impigliata tra dita automatiche come un’edera illusoria. Un tempo ci guardavamo negli occhi e sentivamo la nostra pelle formicolare per il caldo groviglio di parole. Ora i nostri polpastrelli si accontentano della morbida plastica dei tasti, come un cieco che impara al tatto senza altra premessa che quella di sussistere in questo epistolario di impronte sbagliate.

Un tempo, il fiume Odaw era un luogo in cui i bambini trascorrevano l’infanzia felice. Ora i loro piedi nudi inciampano sull’intelligenza dei fili e le loro mani non capiscono che il metallo può far loro così tanto male. Attraversano discariche che asciugano la lingua dei fiumi con il veleno dell’obsolescenza e inalano la plastica, esiliata oltre la nevrosi di questo mondo. Se un albero perde le sue foglie, non potrà più produrre nettare per i semi dietro questa cortina di fumo e polvere. Il ricordo dei grilli lascia il posto al deserto e il lavoro delle api tace. La sabbia arricchita di trucioli di poliuretano è corrotta. Il polline tecnologico è sterile e invasivo. I suoi fiori sono mazzi di lodi o grappoli nocivi di cicuta. Niente ci salverà da una vendetta cosmica. Abbracciamoci all’unisono mentre periamo sotto questo cielo di stelle ultraviolette e silenzi di vermi.

Le foreste non ricordano più il peso della pioggia. Ho inventato una foglia e la misi a riposare su un ramo nascosto per il giovane naufrago. Nessuno sapeva nulla di lui finché non imparò a imitare la strategia degli uccelli. Allora volle conoscere il suo volo e morse il sottile anello che lo teneva in equilibrio. Un istante e il cielo si voltò per non vedere il sangue, ferito gravemente. Chiusi gli occhi e andai a piangere dal salice. Non rispose, le mie lacrime non potevano competere con le sue duemila foglie sparse sulla terra secca. Tornai sul luogo della catastrofe e dove prima c’era il sangue ora cresceva un fiore. Quanto sangue deve essere versato perché spuntino le rose?

(traduzione italiana da Beatriz Russo, La llama inversa, Huerga y Fierro, 2020)

ENDOXA - BIMESTRALE LETTERATURA

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