DIAOLOGHI – EDITORIALE

dialogue-tag-talking-headsRICCARDO DAL FERRO

Saper dialogare è saper filosofare.
Spesso ce ne dimentichiamo perché la filosofia viene perlopiù scritta e letta. Sono lontani i tempi in cui i filosofi rifuggivano dalla scrittura, non volendo cristallizzare i propri insegnamenti su pagine inchiostrate. Di conseguenza, sono lontani i tempi in cui nell’interscambio dialogico si consuma il cuore della vicenda filosofica. Questo ha delle conseguenze concrete.
Prima di tutto, la filosofia si rinchiude nella torre d’avorio, o meglio, nella stanza dello scrivente, diventando un fatto privato, uno “sporco fattuccio personale” come avrebbe detto Deleuze. In secondo luogo, la messa in discussione delle idee che impone spontaneamente il dialogo lascia il posto al convincimento sistemico che la pagina scritta, non avendo obiezioni da porre, permette di nutrire. In ultima istanza, la relazione filosofica si trasforma in solipsismo, quello che dovrebbe essere un dialogo aperto diventa un monologo chiuso e il filosofo si dimentica della piazza, dell’interscambio, della diatriba.
Sono tutte perdite, sia chiaro, controbilanciate dalla ricchezza possibile della pagina scritta: i pensieri diventano più lucidi, meno emotivi, più emendati; le memorie resistono maggiormente al tempo, il numero dei possibili interlocutori (tardivi) si moltiplica a dismisura. Ma forse è giunto il tempo di ritornare al dialogo, prima di tutto perché la filosofia è un dialogo con il sé che deve passare necessariamente per il dialogo con l’altro.
Quindi, ecco al lettore i Dialoghi di Endoxa. Questo è anche il mio ultimo numero da co-direttore della rivista e ci tengo a ringraziare i miei stimati colleghi Pier Marrone, Ferdinando Menga e Maurizio Balistreri: è stata una bella avventura, ma ora è giunto il momento di lasciare il posto a qualcuno che possa dare ancor di più a questa bella rivista, per la quale continuerò comunque a scrivere (o meglio, proporre dialoghi).

ENDOXA - BIMESTRALE FILOSOFIA

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