Categoria: FILOSOFIA

LE APODISSI DI UN REAZIONARIO

PIER MARRONE Non mi occuperò della produzione letteraria, teatrale, cinematografica di Pier Paolo Pasolini. Non intendo affatto discutere i suoi meriti artistici che sono rilevanti e meritano di essere conosciuti e, per quanto riguarda il patrimonio delle idee che in questa produzione è contenuto, diffusi e discussi. Mi concentrerò essenzialmente su una sua celebre raccolta…

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CITTADINANZA ALGOR-ETICA: PASOLINI E LA FRONTIERA MORALE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

GABRIELE DE FILIPPO   Pier Paolo Pasolini è stato uno degli intellettuali europei più radicali e profetici nel comprendere e denunciare gli effetti culturali, morali e simbolici della modernità tecnica. La sua analisi, fondata su una sensibilità poetico-politica, anticipa in molti aspetti le sfide che oggi l’intelligenza artificiale pone al nostro tempo. A quasi cinquant’anni…

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CINQUE DECENNI DOPO LA MORTE DI PASOLINI: UN DIALOGO SUL PRESENTE

ANTONIO GIMÉNEZ MERINO “Ciò che conta è anzitutto la sincerità e la necessità di ciò che si deve dire. Non bisogna tradirla in nessun modo, e tanto meno tacendo diplomaticamente, per partito preso.” («Abiura della Trilogia della vita» [15-06-1975], in Lettere luterane, 1976). L’incessante interesse per la opera di Pasolini Dopo le molte attività finalizzate…

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RETRIBUZIONE O RICONCILIAZIONE? PIÚ CHE PRATICHE, IMMAGINARI (DI GIUSTIZIA) A CONFRONTO – EDITORIALE

FERDINANDO MENGA In un tempo, come quello attuale, solcato da conflittualità nel tessuto comunitario così estese e profonde, nonché da trasformazioni socio-antropologiche di straordinaria e inedita portata, re-interrogarsi su alcune categorie fondamentali della relazione intersoggettiva quali quelle di vendetta e riconciliazione rappresenta un compito tanto urgente quanto complesso. L’istinto vendicativo, indubitabilmente insito nella struttura psichica…

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SU RICONCILIAZIONE E POTERE “RI-COSTITUENTE”: PER UN’ELABORAZIONE DEMOCRATICA DEL TRAUMA COLLETTIVO

FERDINANDO MENGA I Ogni istituzione democratica moderna, nel solco della sua peculiare genesi e funzionamento, è attraversata da quello che potremmo chiamare un vero e proprio carattere irrinunciabile, ancorché espresso non sempre in modo marcatamente manifesto: si tratta del riconoscimento dell’impossibilità strutturale di autorappresentarsi come compagine compiuta e immodificabile. Quale che sia il grado di…

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TRA VENDETTA E RICONCILIAZIONE: LA SFIDA DELLA GIUSTIZIA RIPARATIVA

ANTONGIULIO GIGANTE Fare giustizia è fare del male a coloro che hanno fatto del male? La nota sentenza secondo cui la pena si definisce come un “malum passionis quod infligitur ob malum actionis” sembra avvallare l’ipotesi: la risposta adeguata al male compiuto sarebbe l’inflizione all’autore di un male che rispecchi, nella afflizione che procura, quello…

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DETERRENZA, FIRST STRIKE, MINACCIA

PIER MARRONE La vendetta è un’azione che si compie come atto di rappresaglia nei confronti di un’altra azione che ha danneggiato un qualche nostro interesse o ha costituito un’offesa ai nostri valori di riferimento. Ognuno di noi nel proprio posto di lavoro, nella cerchia delle proprie conoscenze, nell’ambito della propria famiglia estesa ne ha probabilmente…

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AZIONI DISARMANTI

ALBERTO KOSTORIS “La pace sia con tutti voi. Una pace disarmata, una pace disarmante. Umile e perseverante” Queste sono state le prime parole pronunciate dal nuovo Papa Leone XIV quando si è affacciato per la prima volta dal balcone di San Pietro. Da qui vorrei partire per parlare di vendetta e riconciliazione che è l’oggetto…

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LA RICONCILIAZIONE COME FORMA DELLA CONTRADDIZIONE

DOMENICO BILOTTI Non sembrano sussistere culture umane nelle quali sia completamente rimosso il sentimento di vendetta. Come che essa sia riguardata, appare un elemento ineliminabile delle relazioni intersoggettive: la vendetta nasce quale impulso individuale, strettamente e talora patologicamente individuale, ma mette inevitabilmente in contatto la posizione di chi si vendica e quella di chi quella…

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DALLA RITORSIONE AL PERDONO: UN VIAGGIO TRA VENDETTA E RICONCILIAZIONE

ALESSANDRO RAFFAELE Immaginate due amici che litigano per l’ultimo biscotto in un barattolo. Uno lo prende, l’altro ribalta l’intero barattolo per dispetto! Ecco, in pillole, il grande dilemma umano tra vendetta e riconciliazione. Certo, la storia dell’umanità presenta scenari ben più drammatici di biscotti rovesciati, ma il principio resta lo stesso: quando subiamo un torto,…

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L’AMBIGUITÀ DI UNA VENDETTA: DIALETTICA DI UNA LIBERAZIONE

RAFFAELE VALLORANI Che cosa resta a un popolo che ha subito l’annientamento della propria cultura, della propria terra, della propria identità? Talvolta, resta solo un impulso: reagire. Non sempre per distruggere, ma per ricomporsi. È in questa risposta che vendetta e riconciliazione possono sovrapporsi. La vendetta è comunemente intesa come un gesto impulsivo, violento, divisivo.…

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VENDETTA, PENA, RIPARAZIONE

GIUSEPPE IERACI Svolgo qui alcune considerazioni che potranno sembrare di senso comune. Del resto, il senso comune non mi spaventa e concordo con Giulio Preti (Praxis ed empirismo, 1957) che quello del filosofo è un mestiere come altri, e come tale non dovrebbe perdere il suo legame con la realtà e la vita concreta. Ad…

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VENDETTA E RICONCILIAZIONE: UNA MERA QUESTIONE ECONOMICA?

ALESSANDRO DORIA Se presi alla sprovvista e un intervistatore qualsiasi per strada ci chiedesse quale potesse essere la scelta più adatta per ciascuno di noi tra vendetta e riconciliazione, credo di non sbagliare nel pensare che la nostra risposta si indirizzerebbe verso la riconciliazione, almeno nella maggior parte dei casi. A tutti gli effetti, l’istinto…

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SPES CONTRA SPEM

CARMELO VIGNA 0. Il titolo vorrebbe indicare la difficoltà di sperare nei tempi bui in cui oggi ci tocca di vivere. Ragionerò, comunque, solo dell’umana speranza. En philosophe. Nulla qui intendo dire della speranza cristiana, che è virtù teologale (per il credente), cioè virtù infusa (al pari della fede e della carità). Come si sa,…

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IL SOGGETTO DELLA SPERANZA

LUIGI ALICI Al termine della sua Critica della ragion pura, com’è noto, Kant accosta alle due domande fondamentali che riflettono l’impianto più noto del suo pensiero, connotate rispettivamente in senso speculativo (“Che cosa posso sapere?”) e pratico (“Che cosa devo fare?”), una terza domanda (“Che cosa posso sperare?”), riconoscendole un valore pratico e teoretico insieme.…

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SPES ULTIMA DEA

PIER MARRONE Perché esiste la diseguaglianza? È una domanda che può sembrare, che forse in effetti è, ingenua e in definitiva mal posta. Gli esseri umani sono diversi, hanno diverse attitudini e talenti. Qualcuno può essere estremamente dotato in un campo ed essere un disastro nel resto della sua vita. Qualcuno si concentra su questa…

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SPERANZA E ILLUSIONI

ROBERTO FESTA Lo spirito di coloro che temono il Signore vivrà, perché la loro speranza è posta in colui che li salva. Siracide, 34 La nostra speranza è così certa che è come se già fosse divenuta realtà. Non abbiamo infatti alcun timore, poiché a promettere è stata la Verità, e la Verità non può…

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FORZA E SPERANZA: SULL’ATTUALITÀ DELLA SPERANZA COME PRINCIPIO DEL NOSTRO AGIRE

PAOLO BETTINESCHI Qualcosa è attuale soltanto se è presente, cioè soltanto se si impone al pensiero come qualcosa che il pensiero non riesce a negare relativamente al suo esserci, al suo essere un contenuto del pensiero stesso. Ma i contenuti che si affacciano e si rendono via via presenti all’interno dell’orizzonte del pensare sono per…

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CENNI STORICI SULLA MEDICINA DEL PLACEBO: IL POTERE DELLE NOSTRE CREDENZE

SILVIA D’AUTILIA Durante la seconda guerra mondiale, il chirurgo americano Henry Beecher aveva terminato le scorte di morfina negli ospedali militari in cui prestava servizio. Un soldato si ferì gravemente al punto da richiedere un’urgente operazione chirurgica, ma Beecher temeva appunto le dolorose conseguenze che potevano derivare dalla mancata somministrazione del potente antidolorifico. Senza pensarci…

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LA FATICA DI SPERARE: ERNST BLOCH E LE IMMAGINI DELLA MORTE

MICAELA LATINI 1. Durante gli anni bui dell’esilio, Ernst Bloch, costretto a fuggire dalla Germania nazista, ripara prima in Svizzera, poi in Austria, e infine, al precipitare degli eventi, negli Stati Uniti. È oltreoceano, tra New York e Cambridge Massachusetts che, verso la fine degli anni Trenta, mette mano al suo capolavoro, Das Prinzip Hoffnung,…

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LA SCOMMESSA DELLA SPERANZA: CRISTOPHER LASCH, IL PROGRESSO E IL REALISMO CRISTIANO

CARLO MARSONET Un pensatore contro il progresso… o no? Per comodità, si suole etichettare filosofi e pensatori. Il motivo è presto spiegato: l’uomo ha bisogno di costruire schemi mentali attraverso i quali catalogare e, così, provare a meglio comprendere la dimensione del reale. Christopher Lasch (1932-1994), ad esempio, è tendenzialmente descritto come un pensatore critico…

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SPERANZA E UTOPIA SONO L’ONORE DEGLI EROI

ROBERTO MORDACCI Lungo l’orizzonte della storia vi sono vette e abissi. Friedrich Nietzsche, nella seconda delle Considerazioni inattuali (1874), lo disegna come un panorama di picchi e avvallamenti, in cui «Un gigante grida all’altro attraverso i desolati intervalli dei tempi, e l’alto colloquio degli spiriti prosegue, indisturbato dai nani petulanti e chiassosi che strisciano sotto…

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