GENOMA – EDITORIALE

MAURIZIO BALISTRERI
Il genoma è qualcosa di più del semplice materiale genetico (Dna nucelare e Dna mitocondriale) contenuto in una cellula: la parola genoma evoca il mistero della vita, il programma di funzionamento di qualsiasi organismo vivente e la spiegazione ultima del nostro carattere. Purtroppo le cose non stanno così perché il mondo è molto più complicato di come ci piace immaginarlo: il nostro destino non è scolpito nel patrimonio genetico e le nostre azioni di ieri e quelle di domani non dipendono dalla sequenza di basi nucleotidiche che compongono il Dna umano.
Siamo condannati ad inventarci ogni giorno il futuro e ad assumerci la responsabilità delle nostre azioni. Sarebbe consolante se il nostro comportamento fosse determinato completamente dal genoma, perché in questo modo potremmo addossare qualsiasi tipo di responsabilità sui nostri genitori. Potremmo scusarci per il male che abbiamo fatto e incolpare il genoma che abbiamo ricevuto: Il nostro percorso, però, non era segnato e siamo noi che – davanti a quel ennesimo bivio – abbiamo scelto quale strada prendere, con quali persone continuare il viaggio e in che direzione andare.
Anche per quanto riguarda la salute, poi, nella maggior parte dei casi il genoma rappresenta solamente una parte della storia, in quanto anche l’ambiente e lo stile di vita personale sono importanti. Del resto, la suscettibilità genetica ad una certa malattia non significa la certezza di ammalarsi, perché l’individuo portatore della mutazione può ancora intervenire sul corso degli eventi, adottando ad esempio un comportamento, un’alimentazione, abitudini e stili di vita più intelligenti.
Quest’anno il Nobel per la Chimica è stato assegnato alle due scienziate – Jenniger Doudna e Emmanuelle Charpentier – che hanno messo a punto una tecnica di editing genetico – il CRISPR-Cas/9 – che permette di modificare il patrimonio genetico in maniera più semplice, rapida ed economica. Si tratta di una tecnologia che potrebbe trasformare profondamente la condizione umana. Oggi i genitori possono decidere se ricorrere o no a test prenatali e, in caso di risultati genetici negativi, possono scegliere di non portare avanti la gravidanza o di non trasferire gli embrioni. Domani, invece, esso potrebbero correggere e in prospettiva anche migliorare il loro genoma.
I contributi che presentiamo in questo numero documentano la centralità del genoma nella riflessione contemporanea e sono un’occasione per ragionare sul suo significato e sulla sua importanza.