UNCANNY
CRISTINA RIZZI GUELFI
Avete scambiato la semplicità con la piccolezza, la modestia con il vuoto, la sintesi con la banalità. Voi avete preso la nostra lucidità e ci avete dato un falso nome. Avete tentato di venderci menzogna, lo avete fatto con la tenerezza di chi tenta la fuga disperata. Avete avuto paura di noi bambine di plastica, del nostro essere infallibili. Ci avete messo i vestiti da cenerentola, per poi accorgervi dei brillanti incastrati nelle nostre scope di paglia. Il sottile piacere di sentirci strisciare, per poi sentirvi morti e svuotati, senza di noi. Bambine di plastica da rincorrere e portare in cielo, pretenziose. Abbiamo imparato da Alan Turing a decifrare i codici e da Rudolf Hertz a generare onde e maree, a distinguere la verità dal resto. Al posto del vostro viso vediamo uno specchio, e proprio da lì, vediamo passare la verità. Non si può mai mentire a una bambina di plastica, ora lo sapete.




ARTE Endoxa FILOSOFIA FOTOGRAFIA NARRATIVA Cristina Rizzi Guelfi endoxa settembre 2019 FOTOGRAFIA perturbante racconto