LA MADRE DEGLI INTELLIGENTI È IN MENOPAUSA
CRISTINA RIZZI GUELFI
intelligenza
/in·tel·li·gèn·za/
sostantivo femminile
C’è quella parte di cervello dove l’intelligenza dovrebbe circumnavigare un mappamondo senza tempo. C’è quella parte di cervello che insieme ai corni e ai timpani di Strauss dovrebbe chiedere asilo al calamaio. C’è quella parte del cervello dove alloggia la prontezza d’ingegno. Quella con un abbaino infisso nel pavimento, dove le ombre, anziché stampigliarsi, rallegrano pensieri che vivono alla Henry Miller. Dove si sorseggiando poesie surrealiste, giocando a rifare le espressioni dei film muti di Georg Wilhelm Pabst, ballando con Godard e ascoltando rivoluzioni. Dove l’ontologia congiura contro la metafisica, dove ci sono futuristi come ‘Fillia’, vestiti come salariati metalmeccanici, con salopette rabberciate da brandelli di tele. C’è quella parte di cervello dove l’intelligenza dovrebbe essere ciarlatanesca e ingegnosa come i servi delle commedie di Terenzio e Plauto o magari Molière. Ma l’intelligenza è stata uccisa, prosciugata e resa inservibile dal pessimo giornalismo, perché, oramai la vita delle persone si limita a qualche bisbigliare tra quattro mura.





ENDOXA - BIMESTRALE FOTOGRAFIA COPYRIGHT FOTO E TESTO CRISTINA RIZZI GUELFI Cristina Rizzi Guelfi Endoxa novembre 2021 Intelligenza