MATERNITÀ/PATERNITÀ – EDITORIALE

2607500549_b0386a21b7MAURIZIO BALISTRERI

Quando leggo che la paternità e la maternità aprirebbero nuovi orizzonti perché aiuterebbero a guardare il mondo con altri occhi o a comprendere il valore delle relazioni, a me viene sempre da sorridere. Il provare affetto, il prendersi cura, il pensare ad un’altra persona non si scoprono con la genitorialità, ma sono esperienze che costituiscono da sempre la nostra vita e la nostra stessa identità. Le relazioni non sono tutte uguali, alcune le possiamo rendere speciali, questo vale però non soltanto per le nostre relazioni con i nostri figli, ma per qualsiasi tipo di relazione basata sull’affetto. Un’altra cosa che mi fa sorridere è quando leggo che la maternità sarebbe legata al corpo, mentre la paternità al simbolico e alla capacità di assumersi responsabilità nei confronti dell’altro. Un modo elegante per riproporre l’idea tradizionale che le donne sarebbero istinto e natura, gli uomini, invece, portatori di cultura, perché saprebbero dominare i sentimenti con la ragione. Sorrido meno quando scopro che c’è ancora gente che pensa che avere un figlio per riproduzione assistita riduca chi nasce a prodotto e che non dovremmo mai superare i limiti ‘naturali’ – come se spiegare cos’è naturale fosse una cosa semplice e potesse mettere tutti d’accordo. Quando, invece, qualcuno dice che la famiglia è una soltanto, non sorrido più, mi arrabbio, perché percepisco non soltanto la difficoltà di confrontarsi con i cambiamenti dei ‘costumi’, ma anche un atteggiamento ingiustificato di intolleranza e odio nei confronti di altre persone. Mi rendo conto, però, che i cambiamenti alle volte possono essere (o, comunque, sembrare) molto veloci e che per alcune persone può essere un po’ più difficile adattarsi ai nuovi scenari. Nel volgere di pochissimi anni il modello storico di genitorialità si è frantumato in mille pezzi: per fare un figlio non servono più un uomo e una donna, anche due uomini o due donne possono diventare genitori e anche tre persone possono trasmettere il proprio DNA al bambino che nasce. C’è bisogno di tempo per abituarsi a questa rivoluzione e comprendere il senso di queste trasformazioni: il nostro augurio è che questi articoli possano aiutare a ragionare criticamente sul tema e a prendere confidenza con le grandi trasformazioni che stanno attraversando il nostro presente.

BIOTECNOLOGIE ENDOXA - BIMESTRALE FILOSOFIA

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