SONO CAUCASICA DA POCHI GIORNI: ANCORA NON MI RENDO CONTO DEI VANTAGGI
CRISTINA RIZZI GUELFI
Finzione /fin·zió·ne/
sostantivo femminile. Atteggiamento o comportamento falso o simulato, episodico o abituale. Rappresentazione operata dall’immaginazione e dalla fantasia.
Esiste una realtà, magari riscaldata, che corrisponde ad una distorta idea di bello. Quella sigla che inquadra il viso dei personaggi principali in aureole colorate, quella sigla che agisce da sveglia per i neuroni croccanti delle regine delle soap, doppiate da decine di voci con volti sconosciuti, tante Maria dai culi grossi e dalle pelli abbronzate, tante Anna doppiate da schiene ricurve, voci aspirate di donne dalle bocche piene di ragù. In quei posti ogni cosa è assolutamente pianificata. Puntate da trentacinque minuti, reclame di pomate per capelli all’interno, musiche sensuali e intensi primi piani. Interni dai toni sfarzosi, famiglie cresciute negli anni, amori infedeli, unghie ricostruite, voluminose lacrime dietro le quinte, prolungati abbracci di fronte agli assistenti, musiche, detergenti ai fiori e rossetti alla ciliegia. Ed esistono donnine normali, con lavori normali, che sognano tutto questo. Che vorrebbero scambiare la loro realtà con cartonati e cerone. Perché la finta realtà affascina le menti con lobotomia congenita.
FILOSOFIA FOTOGRAFIA NARRATIVA Cristina Rizzi Guelfi Endoxa marzo 2020 finzioni FOTOGRAFIA racconti