STATO DI REPELLENZA
CRISTINA RIZZI GUELFI
idiosincrasia
/i·dio·sin·cra·ṣì·a/
sostantivo femminile
[…] manifestazione di repellenza verso una sostanza, un soggetto, un luogo, un’idea, ecc.; una manifestazione, anche astratta, di ipersensibilità emotiva o fisica.
L’amore è un perfetto esempio di idiosincrasia: lo si ricerca con convinzione per tutta la vita e quando lo si trova cominciano a manifestarsi reazioni allergiche insopportabili.
Sponsorizzato da testi sacri nelle piccole collettività, nelle borse anguste delle famiglie, nei corridoi incerati degli appartamenti. Pubblicizzato sul piccolo schermo da famiglie perfette, con tiritere assorbite a memoria nelle sere annoiate adagiati su pavimenti a mattonelle con le gambe scoperte. Cantilene uscite da famiglie stabili e numerose.
Sette figli con il muso scarlatto e orecchie a sventola e una successione eterna di indumenti di passaggio nuovi e colorati. Famiglie che hanno creato la loro agiatezza autoalimentandosi con sospiri di incitamento al lavoro. Benessere in scodelle traboccanti di latte e lana sui giacigli.
Famiglie la cui fede nel quotidiano è sorretta da ordinari difetti di un’esistenza di sgobbate spezza giunture e da una fanciullesca tirchieria portata con disinvoltura. Quell’amore in PAL che guardo con idiosincratica espressione e con la compostezza delle suore in lettura.




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