DOPOTUTTO, DEGLI ZOMBI MI PIACE IL SENSO D’AGGREGAZIONE
CRISTINA RIZZI GUELFI
zombi
ẓóm|bis.m. e f.inv.
cadavere tornato in vita che cerca di aggredire esseri umani per cibarsene
Zombie abbandonati all’inedia e a un’inerzia distruttiva. Come muri un tempo così bianchi e così inutilmente nuovi. Neanche un quadro, un tessuto. Questi muri siamo noi, zombie, così assurdamente vuoti, che si incrociano quasi per caso e solo una volta, indifferenti al resto, persino inutili. Non è più una compagnia tangibile, come la finta pelle di una bianca stanza senza orpelli né veri sentimenti. È qui che perseverano personalissimi approcci ai perché e percome. Senza risposte, ma abbarbicati alle domande di sempre che s’attorcigliano a una negatività che sgorga dai vissuti in periferia, poco interessanti e mai condivisibili.




