TONY KARED
TONY KARED
nasce nel 1967 a Torino grazie a una serie di processi noti ai più come ontogenesi ma che i poeti preferiscono includere in quello spettro di più ampio raggio che è la poetica del “fare l’amore”. Primogenito di una coppia di sardi emigrati, mamma e papà gli regalarono due sorelline, grazie alle quali cominciò fin da piccolo ad affinare il suo talento innato per la misoginia. A otto anni scrisse le sue prime parole meritevoli di una qualche considerazione in ambito letterario: «da grande voglio fare l’astronauta». Ma, intrapresi gli studi ad indirizzo scientifico, si rese conto che all’Apollo 13 e ai complessi calcoli matematici preferiva una cassa di birra e un po’ di ontogenesi. Così diventò il ghost writer di sé stesso, non senza incontrare, soprattutto all’inizio, numerose difficoltà di carattere editoriale. A trent’anni si appassiona alla poesia e alla sinalefe interversale regressiva, dando vita a una produzione copiosa che spazia dallo stile versoliberista ad honorem alle più tradizionali forme chiuse. Nell’ambito della prosa costruisce la sua formazione su una selezione eterogenea di testi di narrativa anglosassone, francese, italiana e ispanica. È un assiduo frequentatore dei social fin dai tempi in cui i forum di discussione preparavano le fondamenta di Facebook. Su queste basi ha iniziato un suo personale esperimento, la scrittura web oriented: si tratta di racconti brevi strutturati, sia per linguaggio che per lunghezza, in maniera da trovare la loro giusta collocazione nella lettura, spesso veloce e distratta, tramite browser e dispositivi. Attualmente sopravvive a Cagliari e, in attesa del Nobel per la letteratura, sbarca il lunario (a proposito di astronauti) grazie a qualche lavoretto di qua e di là.
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