IL VAMPIRO OPPURE LO ZOMBIE? TUTTA QUESTIONE DI INTENZIONALITÀ

RICCARDO DAL FERRO Nello zombie non c’è niente. Non c’è contenuto, solo guscio. Non c’è idea, anima, liquido, non c’è niente se non un contenitore semovente. Lo zombie atterrisce perché è un’idea mostruosa molto più familiare rispetto ad altre. Infatti, se lo volessimo confrontare con il vampiro, troveremmo delle differenze molto significative.

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DOPOTUTTO, DEGLI ZOMBI MI PIACE IL SENSO D’AGGREGAZIONE

CRISTINA RIZZI GUELFI zombi ẓóm|bis.m. e f.inv.  cadavere tornato in vita che cerca di aggredire esseri umani per cibarsene  Zombie abbandonati all’inedia e a un’inerzia distruttiva. Come muri un tempo così bianchi e così inutilmente nuovi. Neanche un quadro, un tessuto. Questi muri siamo noi, zombie, così assurdamente vuoti, che si incrociano quasi per caso…

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LA LARVA E LA ZUCCA

DOMENICO SCARAMUZZI Ho letto da qualche parte che l’etimo di un termine è sempre così umido da far nascere attorno a esso una barba sempre verde di significati e di accezioni. A proposito di zombie, è proprio quel che fa al caso nostro. Lascio da parte le notorie derivazioni creole ed esterofile della parola e…

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IL MANGIAEMOZIONI

PEE GEE DANIEL Quando tutto quanto era cominciato, Jimbo Meyer era poco più di un pennivendolo da strapazzo, uno scrittorucolo dallo scarso successo, che arrotondava con editing e copywriting a cottimo per qualche modesta casa editrice disposta a contrattualizzargli una salvifica prestazione occasionale.

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LA FILOSOFIA DEI MORTI VIVENTI

LUCREZIA ERCOLI Siamo tutti contagiati Rick Grimes e i suoi compagni sopravvissuti, accerchiati da un gruppo di zombi, trovano rifugio nel Centro di Controllo Malattie della città di Atlanta. Il dottor Edwin Jenner, ultimo ricercatore sopravvissuto in una città ormai abbandonata e popolata solo da morti-che-camminano, dopo qualche esitazione li accoglie nell’edificio, uno degli ultimi…

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ZOMBISMO, COMPLOTTI E VACCINI, OVVERO DELLA RELAZIONE TRA PRIVAZIONE DELL’AUTONOMIA INDIVIDUALE, SUPERSTIZIONE, E DEMOCRATIZZAZIONE DELLA MEDICINA

FLAVIO D’ABRAMO Il caso storico dello zombismo haitiano, cioè del fenomeno superstizioso voodoo, e della corrispondente pratica schiavista basata sull’induzione di morte apparente, si presta bene ad illustrare il ruolo che le tesi complottiste sulla vaccinazione Covid 19 hanno assunto in relazione all’autonomia individuale. Cioè, che il ruolo irrazionale e superstizioso di tesi semplicistiche come…

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I NON MORTI

TOMMASO GAZZOLO Richiamati in vita, ritornando, non saranno più morti – ma non per questo saranno vivi. I Morti viventi, zombi, undead, “non-morti”. Più volte, nei suoi testi, Zizek ha insistito su come il non-morto, qualcosa che – in modo inspiegabile, sembrerebbe – continua a vivere dopo la sua morte, che cioè vive da morto,…

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ZOMBIE FILOSOFICI

ANDREA PACE GIANNOTTA La figura dello zombie è stata introdotta nel dibattito filosofico da David Chalmers nel libro La mente cosciente (1996). Lo zombie di cui parla Chalmers non va però confuso con i “morti viventi” dei film horror. In questi ultimi, infatti, lo zombie è di solito una creatura mostruosa che ha perso molte…

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PENSARE GLI ZOMBIE E RI-PENSARE IL FINE VITA: IL CORPO, IL TEMPO E LA NON MORTE

TULLIA PENNA Perché scrivere di zombie?  Prima di questo, perché pensare gli zombie? Il numero di risposte possibili è considerevole, così come il loro contenuto: dalla riflessione sui simboli della cultura pop della non morte, passando da una riflessione sui diversi stati di coscienza e sul loro motore ultimo, per giungere quindi al tradizionale incontro/scontro…

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SPAVENTOSO COME UNO ZOMBIE? IL DILEMMA DELLE EMOZIONI PER I PRODOTTI DI FINZIONE

GIULIO SACCO Mentre guarda l’Alba dei morti viventi, Marco è sulle spine. Si spaventa quando gli zombie appaiono sullo schermo, e durante tutto il film è in apprensione per la sorte dei protagonisti. La sua è un’esperienza comune agli appassionati di horror. Tuttavia, come spesso accade in filosofia, un fatto che di primo acchito ci…

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ZOMBIE, O DEL DIRITTO ‘DEI MORTI VIVENTI’: FORMA, DECISIONE, RESPONSABILITÀ

JACOPO VOLPI 1. Lo spazio del diritto sembra talvolta evitare il “sostanziale”, quello che maggiormente conta: il “decisivo”, si potrebbe dire. Se è vero, come è vero, che le modalità attraverso cui il diritto, spesso, si trova ad operare sembrano omettere tutti quegli elementi che, nelle “vite degli altri”, assumono un aspetto cruciale. Nella ‘ciurma…

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TRACTATUS 101, 7, 40, NOVEMBRE 2022/ DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI/UNIVERSITÀ DI TRIESTE/ DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA/UNIVERSITÀ DELLA CAMPANIA

SCRITTI  PIER MARRONE, RICCARDO DAL FERRO, FRANCO FERRANT, ROBERTO MERCADINI, EDOARDO GREBLO, FABIO POLIDORI, PEE GEE DANIEL, RAOUL KIRCHMAYR, ANDREA RACITI, FABIO CIARAMELLI, GAETANO LICATA, TONY KARED, RICCARDO FANCIULLACCI, GIACOMO PEZZANO        

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TRACTATUS 101 – EDITORIALE

PIER MARRONE Sono passati 101 anni dalla pubblicazione dell’edizione tedesca del Tractatus logico-philosophicus di Wittgenstein, un’opera che non è enfatico definire epocale. Quell’edizione precede di un anno la traduzione inglese che verrà fatta da un giovanissimo Frank Ramsey, che aveva appreso, così si narra, il tedesco in una settimana, grazie alla sua straordinaria intelligenza. Wittgenstein…

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UNA PALESE INESATTEZZA

FRANCO FERRANT Dalla cucina energici sciacquii e clangore di ceramiche sbattute. “ potevi dirgli di lasciar perdere “ “ e che non gliel’ho detto?… sai com’è “ “ dovevi insistere… un’ospitalità esemplare… invitare un amico a cena e alla fine fargli lavare i piatti …” “ non c’stato modo di dissuaderlo… non è stato a…

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CHE ESSO È

ROBERTO MERCADINI Sembrava tutto tranquillo. Era una mattina d’estate come tante, me ne stavo in cucina, in piedi, assorto nella lettura di un post su Facebook. Poi, improvvisamente, è successo qualcosa; sebbene non sia successo assolutamente nulla.

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PENSARE PER CONTO PROPRIO

EDOARDO GREBLO In Una brevissima introduzione alla filosofia, Thomas Nagel osserva che chiunque, quando esce dall’infanzia, comincia a pensare per conto proprio ai problemi filosofici – se possiamo conoscere qualcosa, se la vita ha un qualche significato, se la morte è la fine di tutto, se qualcosa è davvero giusto o sbagliato. Si tratta di…

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PROPEDEUTICA FILOSOFICA

FABIO POLIDORI Il titolo di queste righe è il titolo di un insegnamento che, nelle università italiane, esiste da numerosi decenni ed è previsto da regolamenti e ordinamenti che risalgono a ben prima delle varie riforme che hanno scandito l’ultimo quarantennio accademico.

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CHE COS’È UN’INTRODUZIONE IN FILOSOFIA? NOTE SU ALCUNI TOPOI DELLA TRADIZIONE OCCIDENTALE

RAOUL KIRCHMAYR 1. Chi la insegna, e dunque svolge un ruolo in un’istituzione educativa che la comprende come disciplina, almeno una volta si è posto il problema del modo in cui si potesse avviare dei neofiti alla filosofia. Nell’ordine in cui le nozioni sono impartite si suppone che vi sia un inizio: c’è un prima…

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IL RAMO SUL QUALE SONO SEDUTO: WITTGENSTEIN LOGICO DELL’ESTINZIONE

ANDREA RACITI “(…) ammesso che per filosofia in quanto tale, per spirito in quanto tale, nonché per pazzia in quanto tale noi si voglia intendere ciò che questi termini in effetti designano: dei concetti storici perversi”. T. Bernhard, Il nipote di Wittgenstein  “Ho già di nuovo qualcosa in testa. Forse si chiamerà Estinzione, pensai, cercherò…

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LUDWIG E INA

Ludwig Wittgenstein, che s’era arruolato volontario nell’Esercito imperialregio all’inizio della Grande guerra, fu fatto prigioniero a Trento nel novembre del 1918 e poi internato per alcuni mesi in un campo di prigionia a Cassino.

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CHE COS’È LA FILOSOFIA? L’ESSENZA DELLA FILOSOFIA OLTRE LA DISTINZIONE FRA ANALITICI E CONTINENTALI

GAETANO LICATA Definizioni di filosofia Porsi la domanda che «cos’è la filosofia?» significa già fare filosofia, e trovarsi nella condizione dell’esule, dello spaesato. La filosofia, sostiene Heidegger, è un campo vasto e indeterminato; “indeterminato” significa che il pensatore, non appena viene posta la domanda sulla definizione della sua attività, si ritrova in qualche modo estraniato…

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